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La ricerca cresce: 2014-2018

Questi sono stati gli anni fondamentali per il gruppo ai fini della traslazione clinica delle molecole CARs.

In particolare, siamo riusciti a modificare i linfociti T attraverso l’ottimizzazione di un metodo di trasferimento genico non virale (Magnani et al., Oncotarget 2016, Magnani et al., Human Gene Therapy 2018), per il quale è stato depositato un brevetto.

Il primo prodotto cellulare studiato a livello preclinico è stato ideato al fine di bersagliare la Leucemia Linfoblastica Acuta.

Fondamentale anche il successivo passaggio che ha dimostrato come tale produzione fosse possibile trasferirla anche presso la GMP Stefano Verri, indispensabile per una produzione di farmaco secondo standard di qualità analoghi a quelli di tipo industriale, che consentissero l’utilizzo del prodotto in clinica.

Indispensabile inoltre la produzione di tutta la documentazione ai fini “regolatori”, con la conseguente produzione di Protocollo, Investigator Brochure (che contiene le informazioni necessarie per il clinico che deve utilizzare il farmaco) e il cosiddetto IMPD (Investigational Medicinal Product Dossier), che rappresentano i documenti principali da sottoporre per approvazione alle Autorità Competenti (Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e Comitati Etici).

Importante infine anche il contributo del nostro Ufficio Sperimentazione Clinica della Fondazione MBBM che ha supportato tutte le fasi di sottomissione della documentazione agli enti preposti all’approvazione Etica e Amministrativa della sperimentazione con CARCIK-CD19.

Lo studio con CARCIK-CD19, che è stato approvato dall’AIFA in agosto 2017, è stato attivato nell’autunno 2017, previo parere positivo dei rispettivi Comitati Etici, sia a Monza presso la Fondazione MBBM – Centro Maria Letizia Verga, per il trattamento dei soggetti in età pediatrica, sia a Bergamo presso l’Ospedale Papa Giovanni XIII, per i pazienti adulti.  Per entrambi i centri di Monza e Bergamo, la produzione del CARCIK-CD19 è realizzata presso l’officina farmaceutica GMP Stefano Verri.

Complessivamente l’iter di sviluppo e autorizzazione alla sperimentazione clinica del CARCIK-CD19 ha richiesto circa due anni, con dei tempi “brevi” che sono tipici più di un gruppo industriale che di un’entità accademica come la nostra.

Parallelamente a questo studio, il gruppo è riuscito a caratterizzare altre molecole CARs contro la LLA (Turazzi et al, British Journal of Haematology 2017) e anche molecole CARs contro la LMA: in particolare è stato pubblicato un lavoro di caratterizzazione e di design di un CAR contro una proteina specifica espressa dalle cellule di LMA, il CD123 (Arcangeli et al., Molecular Therapy 2017).